"Col Genoa è partita più importante da quando sono arrivato. Fuori casa la vittoria manca dal 21 settembre col Torino, in classifica siamo indietro, c'è una montagna da scalare".
Raffaele Palladino guida la sua Atalanta a Marassi da ex di turno: "È una piazza a cui mi legano ricordi meravigliosi da calciatore, finii anche in Nazionale con Gasperini allenatore, Bocchetti, Criscito, Thiago Motta, Sculli, Milito e Palacio - rammenta il tecnico nerazzurro - Ora è una squadra che ha trovato una sua identità chiara grazie a De Rossi. Sono più aggressivi, ti fanno giocare male, hanno qualità, ritmo, intensità nei tre centrocampisti in cui hanno tante scelte, con Frendrup play, Ellertsson, Malinovskyi che qui conosciamo bene e Thorsby".

Circa le scelte nella sua squadra, Palladino è alle prese con la difficile sostituzione di Lookman, in Coppa d'Africa. "Abbiamo recuperato Kamaldeen Sulemana che s'era fatto male in Coppa Italia proprio col Genoa, ha velocità e dribbling - spiega l'allenatore dei bergamaschi -. Nella posizione di Ademola abbiamo Maldini e lui. Daniel ha talento, al Monza l'avevo voluto io e qui voglio tirargli fuori quello che non ha mostrato in questo periodo".
Pasalic non ci sarà per lutto
Palladino ha annunciato un'assenza importante, per lutto, domani sera in casa del Genoa. "Mario Pasalic non ci sarà, ha bisogno di tempo per stare con la famiglia. Ieri dopo l'allenamento siamo andati a trovarlo, anche l'Atalanta è una famiglia oltre a essere una squadra", ha chiarito il tecnico riguardo al nazionale croato, che mercoledì ha perso il padre Ivan.
"È stata una settimana molto toccante. A fine allenamento, ieri, io e una delegazione della squadra con l'amministratore delegato Luca Percassi e i dirigenti siamo andati in Croazia da Mario a portargli la nostra vicinanza al suo dolore. Oltre a una squadra siamo una famiglia".
